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La quarantena spiegata ai bambini: non uscire di casa ci trasforma in guerrieri!!!

Pubblichiamo anche qui un video molto ben fatto (Origine: La Stampa) che potrebbe aiutarci a spiegare ai nostri bimbi perché dobbiamo vivere insieme questa “quarantena preventiva”: niente scuola, niente sport, niente giochi al parco nè feste di compleanno o pranzi dai nonni. Perché bisogna seguire tutte queste rigide regole?
Ecco -con un linguaggio semplice ma per nulla infantile- un modo per spiegare ai più piccoli quanto è davvero importante restare a casa in queste settimane.

Consulenze: Paola Cimbolli, PhD, psicologa e psicoterapeuta del Policinico A. Gemelli – Monica Arachi, Neuropsichiatra infantile.

Stare a casa ci trasforma in supereroi (Sorgente: La Stampa)
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“Ecco ora il momento favorevole!”

Anche se l’affermazione, in questo tempo, potrebbe sembrare fuori luogo e perfino inopportuna…

Vi proponiamo la veloce lettura dell’omelia del nostro arcivescovo per la Messa di inizio Quaresima celebrata oggi, senza fedeli presenti ma con molti “collegati”.
Buona settimana e buona Quaresima a tutte i nostri bimbi e bimbe e a tutte le famiglie del San Michele!!!

Per scaricare il pdf (Sito chiesadimilano.it)

Ecco ora il momento favorevole!
Prima domenica di Quaresima
Milano – 1 marzo 2020

  1. La parola inopportuna.
    Ci viene rivolta oggi una parola che suona inopportuna. Risuona una di quelle parole che possono mettere di malumore, come un intervento maldestro, come di un richiamo che sconcerta. Una parola inopportuna mette a disagio, sembra venire da chi non comprende la situazione.
    E la parola inopportuna è quella di Paolo: ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
    È inopportuna questa parola, ma non possiamo tacerla. Suona come maldestra e sconcertante, ma non possiamo rifiutarla.
    Questo inizio di Quaresima, così strano, senza messa, senza ceneri, senza prediche, questo è il momento favorevole.
    Questo momento di allarme e di malumore, di strade quasi deserte e di attività rallentate proprio nella città frenetica, questo è il momento favorevole.
    È una parola inopportuna, ma è stata proclamata. Non possiamo lasciarla cadere come un seme che vada perduto. Risuoni dunque ancora, illumini questo nostro momento, chiami a conversione, se è una parola che viene da Dio.
  2. Il momento favorevole.
    Vorrei perciò giungere a tutti, farmi vicino a ogni fratello e sorella che ascolta, entrare in ogni casa, visitare ogni solitudine, guardare negli occhi ciascuno di coloro che vivono male questo momento, accompagnarmi a tutti coloro che sono preoccupati per i loro cari, per i programmi di studio, di lavoro che sono saltati, per gli affari che sono sfumati…
    Vorrei ripetere per tutti la parola inopportuna: ecco ora il momento favorevole!
    Ecco il momento favorevole per cercare Dio: vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Non c’è niente che possa sostituire la partecipazione corale all’assemblea domenicale. La differenza tra partecipare alla messa in Chiesa e seguire la messa in televisione è la stessa che c’è tra stare vicino al fuoco che scalda e rallegra e guardare una fotografia del fuoco. Ma in questo momento in cui non è senza pericolo radunarsi in assemblea è possibile dedicare lo stesso tempo che si dedicherebbe alla messa al silenzio, alla meditazione della Parola di Dio, alla preghiera. Sono certo che lo Spirito di Dio ci aiuterà ad ascoltare l’appello di Paolo, ci incoraggerà alla conversione, ci darà ragioni per partecipare con intensità inedita alla prossima celebrazione eucaristica.
    Ecco ora il momento favorevole per abitare il deserto, per esercitare la libertà, riconoscere l’insidia del tentatore e prendere posizione. È il momento favorevole per dire sì e per dire no: chi vuoi adorare, Satana o Dio? di che cosa vuoi sfamarti: della sazietà che intontisce o della parola che illumina? Quale immagine vuoi costruirti: quella che esibisce la vanità o quella che cerca la verità propria e altrui?
    Ecco il momento favorevole per essere liberi.
    Ecco ora il momento favorevole per esplorare le vie del digiuno gradito al Signore. Ecco il momento favorevole per cercare la riconciliazione, per praticare il buon vicinato, per spezzare il pane con l’affamato, per farsi vicini a coloro dai quali tutti si allontanano.
    Ecco il momento favorevole per essere uniti nella lotta contro il male. L’allarme dei medici, le decisioni delle autorità, le pressioni mediatiche si sono rivelate di straordinaria efficacia nel lottare per contenere la diffusione del virus. E se noi fossimo tutti uniti, con tutte le forze della scienza, della amministrazione pubblica, della pressione mediatica per combattere la diffusione di ciò che rovina la vita di troppa gente? Se noi fossimo così uniti nel contrastare le dipendenze, la diffusione della droga, dell’alcol, del bullismo forse cambieremmo il volto della società.
    Ecco il momento favorevole per diventare saggi ed evitare lo sperpero. Se abbiamo tempo perché sono interrotte o ridotte le attività ordinarie, possiamo evitare lo sperpero: possiamo usare il tempo
    per fare del bene, per pregare, per studiare, pensare, dare una mano.
    Se abbiamo parole, invece di parlare dell’unico argomento imposto in questo momento, possiamo usarle per dire parole buone, per dire parole intelligenti, sagge, costruttive.

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Un pensiero di benedizione

Ci sembra un segno di condivisione positiva in questi giorni rilanciare questo pensiero di benedizione del nostro Arcivescovo, Mario Delpini.

Invoco la benedizione di Dio su questa nostra terra e su tutte le terre del pianeta.
In questo momento l’apprensione per sé e per i propri cari, forse persino il panico, si diffondono e contagiano il nostro vivere con maggior rapidità e con più gravi danni del contagio del virus.

Invoco la benedizione di Dio per tutti:
la benedizione di Dio non è una assicurazione sulla vita, non è una parola magica che mette al riparo dai problemi e dai pericoli.
La benedizione di Dio è una dichiarazione di alleanza: Dio è alleato del bene, è alleato di chi fa il bene.
Invoco la benedizione di Dio sugli uomini di scienza e sui ricercatori.
La gente comune non sa molto di quello che succede, dei pericoli e dei rimedi di fronte al contagio.
Il Signore è alleato degli uomini di scienza che cercano il rimedio per sconfiggere il virus e il contagio.
In momenti come questi si deve confermare un giusto apprezzamento per i ricercatori e per gli uomini e le donne che si dedicano alla ricerca dei rimedi e alla cura dei malati.
Si può essere indotti a decretare il fallimento della scienza e a suggerire il ricorso ad arti magiche e a fantasiosi talismani. La scienza non ha fallito: è limitata.
Siano benedetti coloro che continuano a cercare con il desiderio di trovare rimedi, piuttosto che di ricavarne profitti. Certo si può anche imparare la lezione che sarebbe più saggio dedicarsi alla cura dei poveri e delle condizioni di vita dei poveri, piuttosto che a curare solo le malattie dei ricchi e di coloro che possono pagare.
Che siano benedetti gli scienziati, i ricercatori e coloro che si dedicano alla cura dei malati e alla prevenzione delle malattie.

Invoco la benedizione di Dio per tutti coloro che hanno responsabilità nelle istituzioni.
La benedizione di Dio ispiri la prudenza senza allarmismi, il senso del limite senza rassegnazione. Il consiglio dei sanitari e delle persone di buon senso suggerirà provvedimenti saggi.
Ogni indicazione che sarà data per la prevenzione e per comportamenti prudenti sarà accolta con rigore dalle istituzioni ecclesiastiche.

Invoco la benedizione di Dio su coloro che sono malati o isolati.
Vi benedico in nome di Dio perché Dio è alleato del desiderio del bene, della salute, della vita buona di tutti. Chi è costretto a sospendere le attività ordinarie troverà occasione per giorni meno frenetici: potrà vivere il tempo a disposizione anche per pregare, pensare. cercare forme di prossimità con i fratelli e le sorelle.

Mi permetto di invocare la benedizione del Signore
e di invitare tutti i credenti a pregare con me:
Benedici, Signore, la nostra terra,
le nostre famiglie, le nostre attività.

Infondi nei nostri animi e nei nostri ambienti
la fiducia e l’impegno per il bene di tutti,
l’attenzione a chi è solo, povero, malato.
Benedici, Signore,
e infondi fortezza e saggezza
in tutti coloro che si dedicano
al servizio del bene comune e a tutti noi:

le sconfitte non siamo motivo di umiliazione o di rassegnazione,
le emozioni e le paure non siano motivo di confusione,
per reazioni istintive e spaventate.
La vocazione alla santità ci aiuti anche in questo momento
a vincere la mediocrità, a reagire alla banalità,
a vivere la carità, a dimorare nella pace.
Amen

Fonte: www.chiesadimilano.it – Pubblicato domenica 23 febbraio 2020